La latitudine del 46° parallelo: un fattore molto influente sulla qualità della mela friulana.
La differenza fra le temperature medie è pressochè costante su tutte le aree pianeggianti.
Il territorio friulano si presta in maniera vocazionale alla coltivazione del melo. La favorevole latitudine, che raggiunge e supera il 46° parallelo, colloca la regione fra quelle, in Italia, situate più a settentrione e consente di raggiungere un livello di intensità luminosa che, in combinazione con gli agenti climatici, consente di raggiungere ottimi risultati quantitativi e qualitativi con particolare riguardo al ricco sapore dei frutti.
L’orografia, disposta caratteristicamente ad anfiteatro, ripara dai freddi del nord ed assieme all’effetto generato dalla presenza del Mare Adriatico attiva una continua ventilazione del territorio grazie alle brezze che riducono al minimo la presenza di umidità stagnante su gran parte della regione.
La pedogenesi di origine glaciale ed alluvionale ha originato suoli non molto profondi, fertili e drenanti, elettivi per la coltura del melo.
Dal punto di vista climatico l’andamento delle temperature e la piovosità consentono la coltivazione del melo su vasta scala, su gran parte del territorio regionale.
Profilo pedologico classico della pianura friulana.